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PERCORSI INVERSI – OREFICERIA E RIVELAZIONI DI SÉ

Venerdì 3 Marzo 2017 l’Oratorio di San Rocco, in cui tradizionalmente si svolgono le rassegne dedicate alla gioielleria contemporanea, ha aperto le sue prestigiose porte all’inaugurazione della mostra “Percorsi Inversi. Oreficeria e rivelazioni di sé”.

L’evento, curato da Luisa Bazzanella Dal Piaz e Mirella Cisotto Nalon, è stato accolto con grande partecipazione ed entusiasmo.

Ideatore della mostra è Fernando Betto, artigiano, artista e titolare del laboratorio orafo Oficinad’arte.

L’evento si è reso possibile grazie alla disponibilità del Settore Cultura del Comune di Padova, sensibile all’iniziativa voluta da Oficinad’arte per dare visibilità ai talenti sconosciuti. Da anni, in Oficinad’arte, Fernando Betto condivide la propria conoscenza dell’arte orafa con allievi desiderosi non solo di apprendere le tecniche ma anche di aprire lo sguardo verso quegli orizzonti oltre l’orizzonte conosciuto. Nella sua scuola di formazione orafa, il Maestro Betto è guida per arrivare a piani di prospettiva diversi, raggiungibili con la mente aperta alle contaminazioni, gli occhi disponibili al cambiamento del campo visivo, ed esplorabili con mani umili, curiose, duttili.

L’insegnamento del Maestro Betto si rifà all’antica scuola delle botteghe orafe con una rivisitazione contemporanea dell’arte di creare gioielli che, attraverso questa reinterpretazione, smettono di essere monili per diventare tratti di personalità.

Il messaggio di Fernando Betto è un manifesto programmatico per la valorizzazione del lavoro artigianale affinché nel tempo non perda voce, e anzi possa, attraverso nuove mani, acquisire forza e spessore ed ambiti più autorevoli.

La mostra “Percorsi Inversi” è l’espressione figurativa del percorso formativo proposto in Oficinad’arte. In esibizione 50 lavori realizzati dagli allievi che rivelano sé stessi attraverso le proprie creazioni: il passato, le aspirazioni, l’incontro con il maestro, l’accostarsi agli insegnamenti, il confronto che permette di far affiorare abilità conosciute, dimenticate o messe da parte.

Nel laboratorio di Oficinad’arte l’allievo è condotto per mano alla scoperta della materia ed all’inaspettata riscoperta di sé.

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