Come nasce il bracciale Gravitazione, un gioiello del laboratorio di Oficinad’arte, Padova.

La sera in cui nacque il bracciale Gravitazione andò così.

Arrivò l’ispirazione.
Un momento caduco. Come si studiava delle foglie, destinate a cadere.
L’ispirazione è un momento che va afferrato prima che cada. L’attimo nel quale potrebbe staccarsi è sconosciuto, l’idea è ora e forse mai più.
Ogni cosa è frutto di un’ispirazione, consapevole o non consapevole.
Il progetto nasce da un’illuminazione subitanea, che si accende nel suo buio mostrandosi. La chiarezza arriva dopo, con la lentezza che è tipica del passaggio delle emozioni analitiche.

Immagino dio e un suo giorno di divina creatività o noia, e improvvisamente quel pensiero sull’uomo, e immediatamente un primo disegno, un corpo vuoto, e poi un lento divenire fino a noi, pieni di tutto, paure nuove o ereditate, stupide presunzioni, piccole verità, desideri accecanti, promettenti conoscenze, lucidi sogni, pallide illusioni.

Stavo seduto una sera a guardare un cielo diverso, sotto il quale mi aveva portato una persona a me cara, pensando che non era vero quello che avevo pensato fino ad allora, che i cieli sono tutti uguali, alcuni hanno più luci, alcuni meno, e quando sono poche si aggrappano l’una all’altra.
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foto: Wikipedia

Non ho mai studiato molto oltre al necessario, e tutto ciò che sta là sopra non ha nome, resta fermo nel suo eterno, anche se sento che vive una vita propria e mentre qualcuno pensa solo alla sua, qualcun altro va a vedere com’è, cos’è, e dove va. Mi ha sempre affascinato come la curiosità conduca lungo i suoi chilometri, piani, o profondi, o da scalare.
Chilometri di passi o di voli, fino a un chissà dove misterioso.

Fasci di luci. Avvolgenti, avvolti attorno a quel nero profondo. Vedevo linee, orbite luminose come collane d’oro. Corpi scuri senza forma adornarsi di stelle o pianeti o frammenti di materia tanto leggera da restare in alto.
Nel cielo un’opera d’arte compiersi, le mani dell’artista nascoste. Polveri preziose. Grammi di cosmo. Costellazioni di gioielli.
L’arte planetaria del supremo artigiano.
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foto: Wikipedia

Gravitazione è la proprietà dei corpi di attirarsi reciprocamente con una forza direttamente proporzionale alle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato delle loro distanze.

Gravitazione per me è tutto ciò che rimane attaccato. La mano di un figlio stretta a quella del padre.

La mia Gravitazione è un bracciale nato una sera con gli occhi sotto le stelle, pensando che c’è amore infinito in tutte le cose che si cercano, attratte, come dice la legge, da una forza che le avvicina.
Che le rende inseparabili.

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=983111381726327&id=201926226511517
http://www.oficinadarte.it/prodotto/satelliti2/
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Il mio credo è un po’ diverso da quello della legge. Amo pensare che l’attrazione non sia inversamente proporzionale alla distanza.
I piedi nelle scarpe, il polso nel bracciale, l’abbraccio protettivo di un pensiero e di un ombrello.

Cammina in quella sua lontana parte di mondo chilometri dentro me.

Fernando